venerdì 27 aprile 2012

RIFLESSIONI E APPUNTAMENTI per i prossimi venti giorni


I TESTIMONI, SPAZIO VIVENTE PER INCONTRARE GESU' RISORTO !

Dagli “Acta Martirum” riguardanti S. Policarpo di Smirne. II sec. d.C. Vi propongo la preghiera che pronunciò prima di morire:

«Signore, Dio onnipotente
Padre di Gesù Cristo tuo amato e benedetto Figlio per il cui mezzo abbiamo ricevuto la tua conoscenza o Dio degli angeli e delle potenze di ogni creazione
e dei giusti che vivono alla tua presenza. Io ti benedico perché mi hai reso degno di questo giorno e di questa ora
di prendere parte nel numero dei martiri al calice del tuo Cristo
per la risurrezione della vita eterna dell’anima e del corpo
nella incorruttibilità dello Spirito Santo.
In mezzo a loro possa io essere accolto al tuo cospetto in sacrificio pingue e gradito
come prima l’avevi preparato, manifestato e realizzato, Dio senza menzogna e veritiero. Per questo e per tutte le altre cose ti lodo, ti benedico e ti glorifico per mezzo dell’eterno e celeste gran sacerdote
Gesù Cristo tuo amato Figlio,
per il quale sia gloria a te con lui e lo Spirito Santo ora e nei secoli futuri. Amen».
Appena ebbe alzato il suo Amen e terminato la preghiera, gli uomini della pira appiccarono il fuoco. La fiamma divampò grande. Vedemmo un prodigio e a noi fu concesso di vederlo. Siamo sopravvissuti per narrare agli altri questi avvenimenti. Il fuoco facendo una specie di voluta, come vela di nave gonfiata dal vento girò intorno al corpo del martire. Egli stava in mezzo, non come carne che brucia ma come pane che cuoce, o come oro e argento che brilla nella fornace. E noi ricevemmo un profumo come di incenso che si alzava, o di altri aromi preziosi. Alla fine gli empi, vedendo che il corpo di lui non veniva consumato dal fuoco, ordinarono al confector di avvicinarsi e di finirlo con un pugnale. E fatto questo zampillò molto sangue che spense il fuoco. Tutta la folla rimase meravigliata della grande differenza tra gli infedeli e gli eletti. Tra questi fu il meraviglioso martire Policarpo vescovo della Chiesa cattolica di Smirne, divenuto ai nostri giorni un maestro apostolico e profetico. Ogni parola che uscì dalla sua bocca si è compita e si compirà.



Riprendiamo il nostro cammino di vita pastorale, avendo davanti agli occhi l'esempio dei testimoni della fede, i martiri, i santi. Ciò che li ha resi tali, è stata l'intima e penetrante esperienza dell'amore di Dio, rivelatosi in Gesù Cristo, risorto da morte.
Aiutiamoci a fare delle nostre celebrazioni eucaristiche e delle nostre iniziative pastorali, una intima e penetrante esperienza di incontro col Signore Risorto, così anche noi diventeremo testimoni del suo amore, lì dove lui ci ha chiamati a servirlo.



Buon tempo pasquale a tutti, d.Maurizio


FESTA dei 60enni
A tutti coloro che appartengono alla classe 1952 desidero rinnovare l'augurio di ogni bene. Domenica 29 alle ore 11.30 questi amici con i loro familiari festeggeranno il raggiungimento dei 60 anni di vita. Invochiamo per loro la benedizione del Signore. Siano guide giuste e sagge delle loro famiglie e testimoni esemplari di vita per tutti.

FESTA della BEATA VERGINE MARIA DEL LAVORO, presso la contrada della Casona. 1 Maggio, col seguente programma:

ore 11.00: S. Messa, con benedizione del pane e della macchine agricole

ore 12.30 pranzo – nel pomeriggio saranno organizzati diversi giochi per i ragazzi presenti;
verranno allestiti dei giochi gonfiabili

ore 15.30 chiesa arcipretale: S. Messa di suffragio nel I anniversario della morte della mamma Gemma

ore 18.00 processione dalla chiesa arcipretale, con le auto e il pulmino, per portare l'immagine della Madonna di Fatima presso l'oratorio della Casona. L'ultimo tratto di strada lo compiremo a piedi. Lì giunti reciteremo il vespro e il S. Rosario.

Ore 19.30 cena per quanti vorranno fermarsi
Grazie a tutti coloro che stanno lavorando per allestire questa festa della parrocchia e a quanti ci onoreranno con la loro presenza.

1 Maggio 2012, primo anniversario dalla morte della Gemma.
Voi siete oggi la mia comunità e la mia famiglia umana e spirituale, è giusto quindi che vi comunichi ciò che mi tocca in profondità. Il primo maggio per me, non potrà essere un giorno festoso, sarà comunque un giorno sereno. Di mia iniziativa avrei voluto trascorrere questo giorno ritirandomi in silenzio e nella preghiera, per lasciare decantare dentro di me, ricordi, preghiere e lacrime, per riattivare quel sentimento di comunione umana e spirituale che neppure la morte può interrompere. E' passato un anno dalla morte della Gemma, mia mamma, forse è stato l'anno più sofferto della mia vita, un vero cambiamento di vita. Ogni giorno si attiva la memoria dei dettagli di vita e di sofferenza che abbiamo condiviso...frasi, gesti, silenzi, sguardi di intesa, momenti di preghiera condivisi... Più mi distanzio da quel giorno più intravedo tutta l'importanza della Gemma accanto a me, nella vita personale, sacerdotale e pastorale. Per quanto ci si dia da fare, il vuoto della presenza fisica rimane tale. Grazie a Dio per il dono della fede e per la comunione dei santi che in questo periodo sto imparando a vivere. Grazie a Dio e grazie a tutte le persone care e delicate che mi ha posto vicino come una seconda famiglia. Mi accorgo di avere degli amici che sono dei veri fratelli. Devo ringraziare tanti, tra voi che in questo tempo sono stati per me fratelli e sorelle, madri e padri. Vi esprimo tutta la mia gratitudine e riconoscenza. Ringrazio il Signore per avermi donato il gusto del silenzio, del raccoglimento interiore. Questo mi fa vivere la solitudine non come un dramma ma come uno spazio di relazione più profonda con il Signore. In canonica siamo io e Lui, e questo facilita molto la mia preghiera e l'abitudine a vivere in sua compagnia. Tutto è nelle sue mani, e così affronto la realtà di ogni giorno sentendomi vicino a quanti nella nostra comunità stanno vivendo momenti di dolore per la perdita dei loro cari. Ogni giorno nella celebrazione della Messa offro al Signore questo dolore.
Non posso che dire grazie a Dio per il dono dei miei genitori e in particolare della Gemma. Con lei abbiamo condiviso dieci anni di vita pastorale, fondamentali per il mio cammino, sono stati e sono tuttora una grazia del Signore.
Perciò, Martedì 1 maggio, qui presso la chiesa arcipretale, alle ore 15.30 desidero celebrare la S. Messa in suffragio della mamma Gemma. Ogni Messa è sempre un atto ecclesiale, perciò aperto a tutti. Grazie a quanti vorranno partecipare, per pregare con me e ringraziare Dio, per il dono della Gemma.

MESE DI MAGGIO, mese del Rosario
Vi invito a prendere parte in questo, mese ai vari fioretti o gruppi di preghiera, presso gli oratori o presso le famiglie dove tradizionalmente si accoglie questa proposta. Ogni oratorio ha la sua ora di ritrovo, sarà bene perciò informarsi, contattando le persone incaricate della cura dei luoghi di preghiera. Personalmente farò il possibile per passare di luogo in luogo: al lunedì per portare l'immagine della Madonna di Fatima e il venerdì per la celebrazione della S. Messa presso l'oratorio.
Ci organizzeremo in questo modo:

  • martedì 1 maggio ore 18.00 partenza con le auto, dalla chiesa all'oratorio della Casona - venerdì 4 maggio ore 20.30 S. Messa alla Casona
  • lunedì 7 ore 20.30 ritrovo con le auto alla casona per portare l'immagine della madonna a Maseralino, con sosta presso la contrada di Acqua nera. Venerdì 11 alle ore 20.30 S. Messa a Maseralino
  • lunedì 14 ore 20.30 ritrovo a Maseralino e corteo con le auto sino alla Trinità. Venerdì 18 ore 20.30 S. Messa presso l'oratorio della Trinità.
  • Lunedì 21 ore 20.30 ritrovo presso l'oratorio della Trinità e corteo a piedi per il centro del paese sino al capitello di via Savellon. Venerdì 25 S. Messa in via Savellon.
  • 31 maggio giovedì ore 20.30 S.Rosario da via Savellon sino alla Chiesa e rientro dell'immagine della Madonna di Fatima.
    Desidero invitare tutti i ragazzi e genitori ad essere presenti.
  • Venerdì 1 giugno S. Messa presso il capitello di via del Santo

COME RECITARE IL S. ROSARIO:
con calma, senza fretta, senza correre pensando alle parole che pronunciamo.
Come è noto, il Rosario consiste nella meditazione dei misteri della vita di Gesù e della madre di Dio. Ad ogni decina si annuncia il mistero, accompagnandolo alla lettura di alcuni versetti del Vangelo. Questi testi, non vanno mai omessi, anzi costituiscono ciò che da valore al Rosario. Sarebbe cosa buona, dopo aver letto il mistero, osservare qualche istante di silenzio per imprimere nella memoria la scena annunciata nel mistero. Subito dopo si proclama il Padre nostro e a seguire le dieci “Ave Maria”, dette nel modo corretto... “del tuo seno Gesù” e non “del seno tuo Gesù”. Al termine si inserisce la giaculatoria: “O Gesù perdona le nostre colpe....etc...”. Al termine di possono pregare le litanie mariane.
Se pregato bene il S. Rosario diventa una vera meditazione della vita di Gesù e della Madre di Dio.


13 maggio “Festa della Mamma” 
Preghiera di una mamma
Signore Gesù, insegnami a capire, ad accettare,
a favorire la vocazione dei miei figli.
  Guida i miei gesti, ispira le mie parole
perché nulla in me li ostacoli
nel seguire la strada su cui li hai chiamati.
Fammi attenta ai loro bisogni,
rispettosa dei loro sentimenti,
capace di sostenerli acrificio,
E la madre tua Maria mi sia ogni giorno
di conforto, di aiuto e di esempio 
in questo cammino nel momento del dubbio o della prova. Donami il coraggio dell'amore disinteressato, pronto al sacrificio. Amen.

Preghiera della mamma
Signore, Ti affido i miei figli: veglia su di loro.
Li ho cresciuti nella tua conoscenza,
ho fatto conoscere ed amare il Tuo nome.
Ora sono cresciuti, si sono a poco a poco staccati da me. Sono persone.
Ho cercato con impegno attento, di abituarli a fare a meno di me. Di me, non di Te, Signore. Tu me li avevi donati e affidati, io li ho cresciuti nel Tuo nome. Ora sono io che li affido a Te. A Te che puoi seguirli dovunque.
Meglio di quanto non abbia potuto fare io.
 Signore, non ti chiedo di allontanare da loro le difficoltà ma fa che essi trovino in Te la forza per superarle: esse li matureranno.
Non ti chiedo di allontanare da loro i pericoli
ma fa che essi li sappiano affrontare con coraggio e bontà: essi li faranno uomini.
Non ti prego di evitare loro le delusioni della vita, ma di conservare in loro la speranza e la fede: con esse potranno rendere il mondo migliore. E se non mancherà loro, Signore,
certamente la loro parte di dolore quotidiano,
dà loro, Ti prego, la forza di unirlo a quello del Tuo Figlio, di offrirlo a Te: esso li farà santi. Veglia, Ti prego, sui miei figli. Amen

lunedì 23 aprile 2012


CHIESA, CREATURA DELLA PASQUA... non sei perché verrai generata !


Con la domenica delle Palme, apriremo la grande settimana, la settimana santa, anche se non è la settimana ad essere santa, ma Colui che è il Santo, rende santi e sacri i giorni di questa settimana, perché sono i giorni della sua Pasqua di morte e di risurrezione. Ogni anno la Chiesa celebra con particolare solennità gli eventi pasquali del Signore Gesù, ma in realtà, in tutto quello che fa e che celebra, la chiesa altro non fa che rendere presente la Pasqua del suo Signore crocifisso, morto e risorto. È la Chiesa che celebra, ma il soggetto vivente e operante nelle sue celebrazioni è il Signore Gesù. È lui che si fa presente, è lui che ci prende per mano, come è ben rappresentato dall'icona pasquale della discesa agli inferi e ci porta dentro al suo evento di salvezza. Non è la chiesa a dare qualcosa a Cristo ma è lui a dare tutto se stesso per la chiesa, per renderla santa, senza macchia, rivestita di bellezza e di splendore.
C'è un segno che mi ha sempre colpito, fin da bambino, un segno che la liturgia pone alla apertura del Triduo pasquale, nella sera del giovedì santo...in quella che viene chiamata la Pasqua sacramentale: è il segno del tabernacolo vuoto.
Mi ha sempre impressionato questo segno: mi sono sempre chiesto, ma perché in questa sera del giovedì santo i tabernacoli di tutte le chiese vengono svuotati dell'Eucaristia ? ....Senza quella presenza, senza la presenza reale di Cristo nelle specie del pane....ci si sente smarriti...siamo talmente abituati a trovarlo sempre, di giorno e di notte... La Messa nella cena del Signore, del giovedì santo con cui si apre il triduo ci fa trovare il tabernacolo vuoto, come a dirci: senza di Me non sei niente...senza di Me sperimenti il vuoto...non sei perché Io il Signore sono Colui che ti fa essere, sono Io che ti faccio esistere, senza di Me non puoi essere Chiesa. 
È l'Eucaristia che fa esistere la Chiesa, senza di essa non è, perché nell'Eucaristia continua a perdurare l'atto di donazione di se stesso, mediante il quale Cristo ha generato e continua a generare la sua Chiesa.
Il Triduo pasquale non racchiude in sé la semplice commemorazione degli avvenimenti della passione, morte, sepoltura e risurrezione del Signore....ricordare sarebbe troppo poco e non renderebbe ragione alla verità della fede. Nel triduo, la Chiesa riceve se stessa da Cristo sposo. La celebrazione del Triduo altro non è che il dispiegarsi del cantico dei cantici...è il canto dell'amore che Cristo rivolge a noi sua Chiesa e che noi di conseguenza rivolgiamo a Lui. Nelle celebrazioni del triduo, tutto profuma di nozze, tutto profuma di regalità, tutto emana bellezza e amore anche nel segno della sofferenza. La croce e il sepolcro diventano talamo nuziale, e la libertà del dono di sé, diventa per Cristo, espressione potente del suo amore per la sua Chiesa.
La Chiesa è creatura della Pasqua...è ben per questo che i santi padri, coloro che hanno scritto e formulato le Professioni di fede, i Simboli, non temevano di affermare: crediamo “NELLA” Chiesa e non “LA” Chiesa come purtroppo viene tradotto nella formula contemporanea. Crediamo nella Chiesa così come crediamo nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo. Dietro a questa formulazione della fede, c'era la consapevolezza del mistero di amore col quale Dio ha voluto generare e rigenerare la sua Chiesa. Dire questo non significa voler innalzare la Chiesa al di sopra di quello che è ma rendere giustizia all'opera di Dio, a ciò che Lui ha compiuto.
Vi auguro in questa Pasqua, di sentirvi Chiesa viva, amata e generata nell'amore dall'evento pasquale del Signore. Amen
Don Maurizio

mercoledì 4 aprile 2012

INVOCAZIONI PER IL TEMPO DI ADORAZIONE


Al Padre
solista: O PADRE CREATORE RINNOVA LA NOSTRA VITA !
assemblea: O PADRE CREATORE RINNOVA LA NOSTRA VITA !

O PADRE CREATORE RIGENERA IN NOI LA VITA !
O PADRE CREATORE RIGENERA IN NOI LA VITA !

O PADRE CREATORE RICREA IN NOI LA VITA !
O PADRE CREATORE RICREA IN NOI LA VITA !

Al Figlio
solista: O GESU', VERBO ETERNO, SALVACI !
assemblea: O GESU', VERBO ETERNO, SALVACI !

O GESU', COL TUO SANGUE PURIFICACI !
O GESU', COL TUO SANGUE PURIFICACI !

O GESU', COL TUO SANGUE RISANACI !
O GESU' COL TUO SANGUE RISANACI !

Allo Spirito Santo
solista: O SPIRITO SANTO DIO, SANTIFICACI !
assemblea: O SPIRITO SANTO DIO, SANTIFICACI !

O SPIRITO SANTO DIO, PORTA IN NOI LA PACE !
O SPIRITO SANTO DIO, PORTA IN NOI LA PACE !

O SPIRITO SANTO PORTA IN NOI LA GIOIA !
O SPIRITO SANTO PORTA IN NOI LA GIOIA !