FOGLIETTO
PARROCCHIALE
Dal
01 al 21 Ottobre 2012
LA
POTENZA DEL RACCOGLIMENTO
Tutti facciamo l'esperienza quotidiana della immersione nella frenesia della vita. Dal mattino quando ci alziamo, alla sera quando riposiamo. Ognuno deve reggere all'urto della vita. L'impegno del lavoro, le relazioni con i colleghi, i rapporti tra familiari, l'educazione dei figli, il mondo della scuola, la formazione allo studio...e non solo questo, la salute, gli amici, la casa, il lavoro e tanto altro, quando le situazioni non peggiorano...
Come fa una persona, un credente a trovare la pace, in mezzo a tutto questo marasma di vicissitudini ?...la risposta non è immediata... Una strada però è possibile ed è quella del raccoglimento. A livello umano il raccoglimento esprime la cura di se stessi, a livello spirituale equivale ad una operazione interiore, che tocca l'animo, la mente, la dimensione più profonda della persona e quindi apporta i suoi benefici anche al corpo.
Raccogliersi significa eliminare le fonti di distrazione e di inquietudine. Se per esempio, correndo in bicicletta, una ruota si buca, non posso continuare a correre come fosse lo stesso, ma devo fermarmi a controllare dove si trova il buco, per poterlo aggiustare, altrimenti danneggio tutta la ruota e non potrò procedere nella corsa. È un esempio quasi scontato ma rende bene il da farsi.
Distrazione e inquietudine sono i buchi della nostra vita, dobbiamo fermarci per aggiustarli, altrimenti dalle loro fessure uscirà tutta l'aria dalla ruota della nostra vita...e fermarsi non è un bel pensiero, ma un atto della volontà, bisogna decidere di fermarsi. Si tratta di una decisione. Dentro alla confusione della mia vita, difronte alla farragine di problemi che quotidianamente incontro, decido di fermarmi, mi do tregua e mi fermo dove so di poter trovare silenzio, cioè assenza di rumore e di parole vuote.
Oggi sono molto rari i luoghi dove trovare realmente silenzio, anche quando si è immersi nella natura, si trovano sempre i "massacratori del silenzio", coloro che non sanno staccare dalla tumultuosità della vita, coloro che non sanno mai tacere o fanno funzionare la testa come un periscopio, a caccia di nuovi stimoli che trovano sempre nelle vicende degli altri...è una delle povertà del nostro tempo, la mancanza di luoghi dove si respiri il silenzio; forse ancora in qualche chiesa, al di fuori dell'orario delle celebrazioni, si può trovare un po' di silenzio, perché spesso, prima o dopo le Messe, nelle chiese regna sovrana tanta confusione.
Nel silenzio entro in me stesso. Eliminare per quanto sia possibile le fonti di inquinamento uditivo, non è poca cosa. Cerco il silenzio fuori di me per riuscire a creare il silenzio dentro di me, per staccare dai problemi contingenti e riuscire così a pormi in ascolto di me stesso, e di Dio, e di conseguenza vedere meglio i problemi, intravederne le soluzioni. Nel silenzio raccolgo me stesso, mi guardo dall'alto, così come Dio mi guarda. Entro in comunione con Lui che è l'eterno, che è entrato nel tempo ma che vive e permane oltre il tempo.
Dopo aver cercato il silenzio e averlo trovato, raccolgo, unifico me stesso alla presenza di Dio. Posso fare questo se metto da parte i motivi di inquietudine. C'è sempre qualche motivo per cui soffrire e per il quale essere inquieti nella vita. Nel momento della preghiera depongo questi problemi davanti a Dio, mi preoccupo solo di aprirmi a Lui e di lasciarmi rigenerare da Lui. Se sarò riuscito ad aprirgli il cuore, senza volerlo piegare alla mia volontà, sperimenterò la pace. Allora la preghiera diventerà inizio di unificazione, di trasformazione della vita. Allora diventa vero ciò che dice Serafino di Sarov:"Trova il silenzio e la pace dentro di te e diventerai salvezza per una moltitudine di gente".
Don Maurizio
Tutti facciamo l'esperienza quotidiana della immersione nella frenesia della vita. Dal mattino quando ci alziamo, alla sera quando riposiamo. Ognuno deve reggere all'urto della vita. L'impegno del lavoro, le relazioni con i colleghi, i rapporti tra familiari, l'educazione dei figli, il mondo della scuola, la formazione allo studio...e non solo questo, la salute, gli amici, la casa, il lavoro e tanto altro, quando le situazioni non peggiorano...
Come fa una persona, un credente a trovare la pace, in mezzo a tutto questo marasma di vicissitudini ?...la risposta non è immediata... Una strada però è possibile ed è quella del raccoglimento. A livello umano il raccoglimento esprime la cura di se stessi, a livello spirituale equivale ad una operazione interiore, che tocca l'animo, la mente, la dimensione più profonda della persona e quindi apporta i suoi benefici anche al corpo.
Raccogliersi significa eliminare le fonti di distrazione e di inquietudine. Se per esempio, correndo in bicicletta, una ruota si buca, non posso continuare a correre come fosse lo stesso, ma devo fermarmi a controllare dove si trova il buco, per poterlo aggiustare, altrimenti danneggio tutta la ruota e non potrò procedere nella corsa. È un esempio quasi scontato ma rende bene il da farsi.
Distrazione e inquietudine sono i buchi della nostra vita, dobbiamo fermarci per aggiustarli, altrimenti dalle loro fessure uscirà tutta l'aria dalla ruota della nostra vita...e fermarsi non è un bel pensiero, ma un atto della volontà, bisogna decidere di fermarsi. Si tratta di una decisione. Dentro alla confusione della mia vita, difronte alla farragine di problemi che quotidianamente incontro, decido di fermarmi, mi do tregua e mi fermo dove so di poter trovare silenzio, cioè assenza di rumore e di parole vuote.
Oggi sono molto rari i luoghi dove trovare realmente silenzio, anche quando si è immersi nella natura, si trovano sempre i "massacratori del silenzio", coloro che non sanno staccare dalla tumultuosità della vita, coloro che non sanno mai tacere o fanno funzionare la testa come un periscopio, a caccia di nuovi stimoli che trovano sempre nelle vicende degli altri...è una delle povertà del nostro tempo, la mancanza di luoghi dove si respiri il silenzio; forse ancora in qualche chiesa, al di fuori dell'orario delle celebrazioni, si può trovare un po' di silenzio, perché spesso, prima o dopo le Messe, nelle chiese regna sovrana tanta confusione.
Nel silenzio entro in me stesso. Eliminare per quanto sia possibile le fonti di inquinamento uditivo, non è poca cosa. Cerco il silenzio fuori di me per riuscire a creare il silenzio dentro di me, per staccare dai problemi contingenti e riuscire così a pormi in ascolto di me stesso, e di Dio, e di conseguenza vedere meglio i problemi, intravederne le soluzioni. Nel silenzio raccolgo me stesso, mi guardo dall'alto, così come Dio mi guarda. Entro in comunione con Lui che è l'eterno, che è entrato nel tempo ma che vive e permane oltre il tempo.
Dopo aver cercato il silenzio e averlo trovato, raccolgo, unifico me stesso alla presenza di Dio. Posso fare questo se metto da parte i motivi di inquietudine. C'è sempre qualche motivo per cui soffrire e per il quale essere inquieti nella vita. Nel momento della preghiera depongo questi problemi davanti a Dio, mi preoccupo solo di aprirmi a Lui e di lasciarmi rigenerare da Lui. Se sarò riuscito ad aprirgli il cuore, senza volerlo piegare alla mia volontà, sperimenterò la pace. Allora la preghiera diventerà inizio di unificazione, di trasformazione della vita. Allora diventa vero ciò che dice Serafino di Sarov:"Trova il silenzio e la pace dentro di te e diventerai salvezza per una moltitudine di gente".
Don Maurizio
“Se
la vita interiore è nulla, per quanto si abbia zelo, buone
intenzioni e tanto lavoro… i frutti sono nulli.”
Charles
De Foucauld
Mi
ha fatto molto riflettere questa espressione del Beato Charles De
Foucauld, tanto da chiedermi, come posso ravviare la vita spirituale
di tanta mia gente, nell'imminenza dell'apertura dell'Anno della Fede
? Tante saranno le proposte straordinarie, ma l'acqua va messa a
disposizione nella mensa di ogni giorno, è necessario che sia a
portata di mano. Perciò
ho pensato per quanti vorranno approfittarne, di incrementare la
preghiera di adorazione eucaristica di preparazione alla Messa,
mezzora prima di ogni S. Messa feriale, durante tutto l'anno della
fede.
Quando sentirete le campane suonare, sappiate che in chiesa ci sarà
già l'Eucaristia esposta per la preghiera personale. Così pure dopo
la Messa, incrementeremo la preghiera di ringraziamento, lasciando
più spazio al silenzio e al raccoglimento. Prendo occasione da
questo per chiedere a quanti escono di chiesa dopo la Messa, di
uscire senza chiaccherare, in modo da rispettare la preghiera di
altri che sostano silenziosamente, i saluti i baci e gli abbracci si
possono svolgere anche sul sagrato, fatto salvo in caso di pioggia.
Già da ora ringrazio per questa delicatezza che vorrete avere. La
fede nasce dall'ascolto e dall'incontro. Dall'ascolto della parola
del Signore e dall'incontro con la sua persona nei sacramenti,
soprattutto nell'Eucaristia, visto che la sua presenza permane nel
sacramento. Cercheremo insieme di dare qualità all'ordinario, alla
vita spirituale quotidiana.
IN
PREPARAZIONE ALLA SOLENNITA' DI SANTA GIUSTINA V.M.
4
Ottobre ore 20.45 in
prossimità alla Solennità di S. Giustina V.M. Ci verrà offerta
l'illustrazione
storico-artistica della Basilica di S. Antonio di Padova.
L'incontro si terrà presso la sala Prosdocimi. L'esposizione vocale
verrà accompagnata dalla proiezione visiva delle opere storico
artistiche della basilica del Santo. Vi invito a non perdere questa
opportunità. Ci guiderà la prof. Eugenia Cariolato.
5
Ottobre 20.45 Don Andrea Toniolo,
responsabile per la Conferenza Episcopale Italiana, del coordinamento
delle Facoltà teologiche in Italia – ci intratterrà sul tema: “Io
credo, Noi crediamo”.
Si tratta del primo incontro di una serie di cinque, che
affronteranno l'approfondimento del CREDO. Questa serie di incontri
tenuti da docenti della Facoltà teologica del Triveneto, saranno una
grande opportunità formativa offerta a tutte le parrocchie del
nostro vicariato. Vi invito ad essere presenti.
6
Ottobre ore 20.00 CENA PORTA e CONDIVIDI,
presso il Centro parrocchiale, aperta a quanti vorranno partecipare.
Faremo festa insieme in onore della nostra Santa patrona Giustina.
Invito catechisti, animatori, volontari del centro parrocchiale,
della pulizia della chiesa e del centro parrocchiale, coro giovani e
quanti altri, ad essere presenti a questo momento di serena
fraternità.
7
Ottobre domenica, solennità di S. Giustina,
al termine di ogni messa invocheremo il suo aiuto e la sua
protezione. Presso il suo altare verrà esposto il reliquiario con un
frammento del suo corpo. Nel pomeriggio i giovani dell'adorazione
proporranno presso S. Bonifacio (VR) un RECITAL sul tema della vita
nascente. Il corteo storico folcloristico con la rievocazione del
martirio di S.Giustina, si terrà domenica 14 ottobre, e verrà
organizzato dalla associazione “Cittadinanza viva”.
ITINERARIO di riflessione sul
CREDO NICENO - COSTANTINOPOLITANO
05 OTTOBRE ': “IO CREDO NOI
CREDIAMO” - don Andrea Toniolo
02 NOVEMBRE : CREDO IN DIO PADRE
ONNIPOTENTE –
P. Gilberto Depeder
30 NOVEMBRE: CREDO IN GESU' CRISTO
FIGLIO UNIGENITO DI DIO -
don Riccardo Battocchio
11 GENNAIO: CREDO NELLO SPIRITO SANTO,
CHE E' SIGNORE E DA LA VITA –
don Gianandrea Di donna
01 FEBBRAIO: CREDO LA/NELLA CHIESA –
don Sandro Panizzolo
Sede
degli incontri per tutto il vicariato sarà la chiesa arcipretale di
Pernumia – ore 21.00
INIZIO
DELLA FORMAZIONE CRISTIANA DEI RAGAZZI
Venerdì
5 ottobre ore 15.00 Gruppo 5 elm. Con Enrico, Dina e Luisa
Sabato
6 Ottobre ore 15.00 gruppo di 2 elm. Con Daina e Alessandro
ore
15.00 gruppo di 3 elem. Con Margherita e Marilena
ore
15.00 gruppo di 4 elem. Con Isabella, Laura, Anna e Federico
I
ragazzi di I elem. Partiranno sabato 3 Novembre ore 15.00
Nell'arco
del mese i ragazzi del catecumenato vivranno quattro esperienze
forti: un incontro sui contenuti della fede, un altro con un
testimone della fede, un altro che comprenderà il momento del gioco
e un altro sulla educazione alla preghiera. Quest'anno a seguire la
fase successiva ai sacramenti, ci sarà una equipe di 23 animatori di
Azione Cattolica, che copriranno tutto l'arco del periodo medie e
giovanissimi. Per venire incontro alle esigenze degli animatori e dei
ragazzi abbiamo individuato l'orario delle ore 15.00 – qualora
qualcuno avesse qualche difficoltà vedremo come risolverla. Questo
orario consente agli animatori di arrivare dalla scuola al centro
parrocchiale, per poter svolgere l'attività prevista con i ragazzi
di settimana in settimana, senza dover sdoppiare l'orario. Intanto vi
chiedo di partire così, poi strada facendo vedremo di aggiustare il
tiro, venendo incontro alle varie necessità, di ragazzi, mamme e
papà. Qualora i ragazzi avessero sport-calcio, a ridosso della
catechesi vedremo di farli uscire un po' prima. Prima partiamo così
come vi ho descritto, poi all'insorgere di eventuali difficoltà
vedremo come risolverle con serenità.
Il
catecumenato, ossia la formazione cristiana dei ragazzi non si chiude
con la recezione dei sacramenti, ma continua nell'arco delle medie e
delle superiori. Gli animatori di AC, faranno delle proposte ai
ragazzi e ai genitori, in modo da individuare l'orario più adatto e
conforme all'età; è importante che i genitori credano a queste
proposte, favorendo la partecipazione dei ragazzi al gruppo,
altrimenti più di qualche ragazzo si troverà isolato. Le proposte
formative, riguardano l'anno pastorale e l'esperienza dei
campiscuola. Invito i genitori a collaborare con i catechisti e gli
animatori, ad essere loro grati per il tempo e l'impegno che
gratuitamente donano ai loro figli, collaborando affinché tutto si
svolga nella serenità.
DOMENICA
14 OTTOBRE ore 10.00 INIZIO DELL'ANNO DELLA FEDE E DEL CAMMINO
PASTORALE DELLA NOSTRA PARROCCHIA.
Invito
Catechisti e animatori, collaboratori vari ad essere presenti alla
Messa solenne delle ore 10.00 per ricevere il “mandato pastorale”
all'inizio del nuovo anno pastorale.