martedì 24 gennaio 2012


VI FARO' DIVENTARE PESCATORI DI UOMINI


Dal Vangelo secondo Marco
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch'essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

Il nostro Dio è un Dio che chiama...è la verità che abbiamo appreso domenica scorsa, dalla Parola di Dio che avevamo ascoltata.
Oggi ci viene ri-offerta questa parola, questa esperienza della verità: il nostro Dio è un Dio che chiama...non solo chiama e coinvolge...i chiama a seguire Lui...convertirsi significa propriamente seguire lui, camminare passo, passo dietro di lui.
"passando lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone e Andrea fratello di Simone mentre gettavano la rete in mare...erano infatti pescatori..."
Il mare di Galilea, il lago di Tiberiade è lo scenario, lo sfondo di questo evento.. È quasi impossibile contemplare il lago di Tiberiade, e non pensare a ciò che lì è avvenuto...l'avvenimento della chiamata dei primi apostoli...
Fondamentale scelta da parte di Gesù...contrariamente ai rabbini del tempo, alla prassi vigente, qui non furono i discepoli ad offrirsi, per fare parte della sua cerchia...ma fu Gesù stesso, in prima persona, direttamente a scegliere chi avesse dovuto far parte della sua nuova comunità
Nella chiamata a far parte della compagnia di Gesù, l'iniziativa di Dio CI PRECEDE...È LUI CHE SCEGLIE...PERCHÈ È LUI CHE VEDE,VEDE DENTRO, VEDE IL CUORE non si ferma alle apparenze....
Questo e il primo dato emergente dai racconti della chiamata...
Poi ce n'è un altro: 
a Gesù che chiama, fa da contro peso, quell'aggettivo che caratterizzò la RISPOSTA  dei primi discepoli: SUBITO...nel senso di improvviso, immediato, repentino....che può anche essere un avverbio di tempo...immediatamente, prontamente... La chiamata di Gesù non cadde nel vuoto ma trovò subito risposta...come può avvenire questo ?
Probabilmente Gesù seppe cogliere una attesa più profonda presente nella vita di Andrea e Simone...una ricerca di senso...un desiderio di impostare la vita su altri parametri che non fossero quelli dell'utile e del produttivo.... Venite dietro a me vi farò diventare pescatori di uomini...
Qui emerge tutta la grandezza e la dignità di questi primi seguaci di Gesù...
Avevano già un lavoro...una rendita sicura...una occupazione dignitosa per sé e per le loro famiglie...eppure ebbero il coraggio di lasciare ciò che era sicuro per l'insicuro, ciò che era certo per l'incerto....perché intuirono che la proposta di vita di Gesù era una proposta liberante e quindi meritava questo atto di coraggio e di dedizione...E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
La realtà più importante della vita sono gli INCONTRI...ci sono incontri che cambiano radicalmente la nostra vita...così e stato per i primi discepoli...hanno incontrato Gesù e non hanno lasciato cadere questa opportunità...questo invito...
Ognuno di noi ha il potere di plasmare la propria vita...la tua vita è quello che tu vuoi che sia....prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro (Giovanni Paolo II ai giovani)
Quante persone non scelgono ciò che sentono dentro...per paura, per timore, per insicurezza, per mancanza di coraggio... Scegliere significa prendere in mano la nostra vita e orientarla verso ciò che più la interpreta e la esprime.
All'interno di questa eucaristia, Gesù rivolge la sua chiamata a ciascuno di noi nella stato di vita in cui ci troviamo....troviamo il coraggio di rispondergli nel segreto del nostro cuore.
Don Maurizio

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