martedì 29 gennaio 2013

Omelia della III domenica del tempo ordinario c


Omelia della III domenica del tempo ordinario c

PRIMA LETTURA
Ne 8,2-4.5-6.8-10

Dal libro di Neemia
In quei giorni, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all'assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere.
Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntar della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci di intendere; tutto il popolo porgeva l'orecchio a sentire il libro della legge. Esdra, lo scriba, stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l'occorrenza.
Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutto il popolo; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra benedisse il Signore Dio grande e tutto il popolo rispose: “Amen, amen”, alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore.
I leviti leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e con spiegazioni del senso, e così facevano comprendere la lettura. Neemia, che era il governatore, Esdra sacerdote e scriba e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: “Questo giorno è consacrato al Signore vostro Dio; non fate lutto e non piangete!”.
Perché tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge.
Poi Neemia disse loro: “Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza”.

VANGELO
Lc 1,1-4; 4,14-21

Oggi questa Scrittura si è compiuta.

Dal Vangelo secondo Luca
Poiché molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni fin da principio e divennero ministri della parola, così ho deciso anch'io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un resoconto ordinato, illustre Teofilo, perché ti possa rendere conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi.
Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto: “Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore”.
Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora cominciò a dire: “Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi”.

La liturgia di questa domenica sembra voler rispondere ad una precisa domanda: che cos'è il cristianesimo...? In che cosa consiste l'essenza della fede cristiana...?

Dall'incipit che Luca da al suo vangelo comprendiamo che per capire che cosa sia la fede cristiana, dobbiamo entrare nella categoria di EVENTO...
l'evento cioè a un fatto che si è verificato...la fede cristiana ci obbliga ad entrare nella storia, nel tempo che passa, li dove si compie la vita degli uomini...
Poiché molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni fin da principio e divennero ministri della parola, così ho deciso anch'io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un resoconto ordinato...li avviene l'incontro...li accade l'evento...lì si ripete, lì accade ciò che accadde al popolo di Israele mentre ascoltava la lettura del libro della legge...Perché tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge...ascoltavano le parole della legge, del testo sacro e la potenza di questa parola, suscitava il pianto, la commozione interiore...
La S.Scrittura ci consegna un evento, un incontro, una esperienza... Sta a noi scegliere di lasciarci coinvolgere...a volte questo incontro ci travolge...
La potenza di questa parola travolge la vita e l'esistenza di quanti si espongono all'ascolto..Paolo di Tarso, Antonio il grande, Francesco d'Assisi...charles Peghy...De Foucould...Guardini stesso...

C'è poi la seconda parte del Vangelo...Luca ci consegna non solo la testimonianza circa Gesù, ma la sua auto-coscienza.
"Oggi si è adempiuta questa parola che voi avete udito con i vostri orecchi"... Lui è l'adempimento, il compimento di quella Parola...
È il Gesù manifestato come Figlio Unigenito del Padre, venuto per portare la buona novella ai poveri... È lui il compimento della profezia di Isaia...
La sua manifestazione ci obbliga alla scelta...o accoglierlo o rifiutarlo...

Questo "oggi" ha valore di contemporaneità...raggiunge ciascuno di noi...
Oggi Gesù di Nazaret ci pone difronte alla sua identità, invitandoci a fare esperienza di Lui, attraverso la sua Parola e nella sua Chiesa...
Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore”.

Gesù ci invita a fare esperienza di Lui in quanto Dio: "lo spirito del Signore è sopra di me"...solo lui può dire questo in senso proprio...mi ha consacrato con l'unzione...solo lui è propriamente abitato, posseduto dal Padre e dallo Spirito...lui è propriamente l'inviato a portare la buona notizia ai poveri, annuncio di liberazione e di partecipazione della verità...

Oggi questo annuncio è rivolto a noi...ciascuno è invita a fare esperienza di lui...e questo il dono più grande...dove trova fondamento la nostra speranza.

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