lunedì 14 novembre 2011

CHE COSA CI STA A CUORE ?

CHE COSA CI STA A CUORE ?


Che cosa desidereremmo per le persone che ci sono care ? Per i nostri figli o nipoti...? Forse tanta salute...salute fisica, prima di tutto...salute intesa come “benessere”, come “star bene”, con la propria corporeità... Quanto importante è il dono della salute fisica, corporale...non apprezzeremo mai abbastanza questo dono...e quanta sofferenza, quanta tristezza nascono nell'animo quando ci si incontra con qualche persona malata...vorremmo poterle donare un po' di vita, della nostra vita pur di vedere ritornare il sorriso e la spensieratezza sul volto.

Sì, la salute fisica è un grande dono ma non è tutto... A che serve, ci insegna Gesù, guadagnare il mondo intero se poi rischiamo di perdere la nostra anima ?...L'anima immortale è ciò che ci abita, fin da quando Dio ci ha pensati e creati. Non basta avere tante cose per vivere, occorre scoprirne il senso; è saggezza servirsi dei beni materiali, non disprezzarli, ma non lasciarsi imprigionare da essi a scapito delle relazioni più importanti della nostra vita...


Per vivere serenamente abbiamo bisogno di sentirci in pace con noi stessi, abbiamo bisogno di sperimentare la pace del cuore...è un grande dono questo, ma abbiamo bisogno di sentirci in pace anche con gli altri...abbiamo bisogno di sentirci amati, accolti e benvoluti dalle persone con cui condividiamo la strada delle vita...è saggezza coltivare le relazioni più importanti e significative della nostra vita. Aver cura delle relazioni comporta molta volontà di dedizione, di attenzione e di premura nei confronti di quanti amiamo. Trovare il tempo per interagire con loro, per entrare nella loro vita, per condividere interessi e speranze... Quante persone oggi sono costrette a trascorrere tanto tempo fuori dall'ambiente familiare...però se ci crediamo, questo ambiente caldo, va continuamente ricreato, cercato e voluto...non c'è strumento digitale che possa sostituire il calore di una relazione forte...e la famiglia è e deve essere il luogo della relazioni forti...o come dice Vittorino Andreoli: “Lo spazio dei sentimenti”... non assistiamo passivamente alla disidratazione umana e spirituale delle nostre famiglie. Stabiliamo delle priorità e il dedicare tempo e spazio alla famiglia sia una tra le più alte priorità.


Ma quando abbiamo curato l'ambito materiale e relazionale della nostra vita saremo automaticamente nella gioia e nella pace...? C'è un'altra dimensione che dobbiamo coltivare, è quella spirituale, quella che include il nostro rapporto con Dio. La dimensione del silenzio ci aiuterà a trovare la strada. Dio lo incontriamo nel volto di Gesù...chi si è incontrato con Gesù non è più rimasto quello di prima...desiderare di incontrare Gesù è il segno interiore che Dio ci sta attirando a sé...la fede è dono suo...è Lui che ci fa sentire il desiderio di vivere questa relazione intensa e significativa con Lui. Trovare lo spazio per Dio è questione fondamentale oggi. “Quando preghi entra nella tua stanza, e lì prega il Padre tuo, e il Padre che vede nel segreto ti ricompenserà”, ci insegna Gesù... non potrà esserci pace vera e profonda nei nostri cuori se non sarà in atto in noi una intensa esperienza di preghiera...la preghiera è il respiro dell'anima, è quella dimensione che ci fa vivere, già nel tempo, alla presenza di Dio e con Dio. Scoprire la preghiera significa, poter leggere ogni avvenimento della vita con occhi di speranza e di fiducia.

In famiglia dovrebbe avvenire la prima e fondamentale educazione alla preghiera. Spero tanto che ci siano famiglie nella nostra comunità, all'interno delle quali viene vissuta e trasmessa questa esperienza di amore e di fede.


Che cosa ci sta a cuore ? Per che cosa spendiamo il tempo della nostra vita ?...sono domande aperte, non scontate, impegnative...non allontaniamole dalla nostra mente e dal nostro cuore...lasciamole parlare...

don Maurizio

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