mercoledì 9 novembre 2011

IL TEMPIO DEL SUO CORPO

MEDITAZIONE DEL MERCOLEDÌ
09.11.'11

L'avvenimento che viene descritto nel vangelo di questo giorno segna una svolta capitale nell'ambito dell'esperienza religiosa non solo del popolo di Israele ma anche delle altre espressioni religiose....

Con i gesto compiuto nei confronti dei venditori del tempio e soprattutto con le affermazioni che lo accompagnano, Gesù compie un passaggio, una svolta:
d
al culto legato al tempio di pietra, al culto legato al tempio della sua persona, nel suo corpo.

Il nuovo tempio all'interno del quale si compirà quell'unico sacrificio gradito a Dio, d'ora in poi sarà sempre e solo il corpo glorificato di Gesù..."Distruggete questo tempio ed io in tre giorni lo farò risorgere.... Egli parlava del tempio del suo corpo...".
Gesù vive il tempio come luogo, lo frequenta, vi abita, vi permane, insegna presso il tempio...ma è chiara in Lui la consapevolezza che il luogo dell'incontro col Padre, avviene solamente nella comunione con Lui, nella sua persona.


L'evento della Pasqua, in forza della risurrezione, consentirà questa comunione universale dei credenti, con Lui, con il suo corpo glorioso e glorificato.
Il culto cristiano sta proprio in questa comunione-partecipazione con ciò che Cristo offre di s'è al Padre... egli offre se stesso, offre la sua vita come espressione dell'amore..

Ma in Gesù, pur avendo la consapevolezza di essere Lui, in se stesso, nella sua carne, il vero tempio, troviamo il pieno rispetto del segno del tempio di pietre che rappresentava lo spazio pubblico, di Dio...

"Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio, un luogo di mercato"

Gesù viveva il tempio come "Casa del Padre mio"...
Non solo con la sua presenza e l'assiduità della sua frequentazione, Gesù legittima lo spazio pubblico per Dio, ma ne personalizza il contenuto...

Il tempio è visivamente il segno esterno della presenza di Dio, tra il suo popolo, ma nello stesso tempo è la casa del Padre, è il luogo della relazione filiale e quindi della confidenza personale e familiare con Dio.

Gesù, codifica due appartenenze legate al tempio: quella pubblica e quella privata confidenziale. Ambedue sono necessarie. Abbiamo bisogno di essere continuamente richiamati alla presenza di Dio e al tempo stesso abbiamo bisogno di trovare, nel tempio, lo spazio per la nostra personale relazione con Lui, col Dio vivente.

"portate via di qui queste cose."...dice Gesù e non fate della ca del Padre mio un luogo di mercato...
Lo spazio di Dio va rispettato e va vissuto per quello che è...non va strumentalizzato n'è piegato ad altre finalità...

Ci e chiesto il coraggio di dare a Dio quello che è di Dio...
Ci è chiesto di vivere lo spazio di Dio...luogo e tempo...per incontrarlo !

L'esperienza di fede esige luoghi e spazi....nei quali si esprime ciò che avviene dentro di noi... Gesù dedicava molto tempo allo stare presso il tempio...li sostava, passeggiava, insegnava, pregava....

Stare presso il tempio forma l'animo e la spiritualità di un credente...
Anche noi, come Gesù facciamo il proposito di lasciarci formare dal segno del tempio, impariamo da Lui a fare di noi stessi, della nostra vita e del nostro corpo, il tempio vivente dove incontrare Dio e vivere alla sua presenza.


Don Maurizio

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