venerdì 11 novembre 2011

PADRE

PADRE

Dio, Signore della vita, Padre onnipotente e misericordioso, a te la lode, la gloria, la potenza, la bellezza; solo a Te voglio cantare, in ogni momento della mia vita.

La creazione tutta parla di Te, il mare, le stelle, il cinguettio degli uccelli, l’universo, le galassie. Parlano di Te i nostri incontri, i nostri desideri, la nostra storia.

Hai lasciato in noi una nostalgia così grande di te, che tutto ciò che facciamo, che desideriamo, che cerchiamo è per ritornare a te, alla tua gioia traboccante, alla tua bellezza disarmante.

Sedotti dal Maligno, ingannati dalle aspettative degli altri, accecati dal non accettare ciò che la Vita ci propone, ci siamo allontanati da Te, ci siamo dimenticati di Te, non ci accorgiamo più di quanto ci ami, di come ci avvolgi, dolcemente, della tua presenza.

Addirittura anteponiamo la nostra gloria alla Tua gloria, il nostro successo, i nostri soldi alla sacralità della creazione, anteponiamo i nostri miseri affari alla costruzione del tuo Regno di pace e benessere. Ci prendiamo il diritto di giudicare i nostri fratelli, di separarci da loro, giudichiamo noi stessi, giudichiamo gli eventi, giudichiamo perfino Te.

Perdonaci Signore, Padre nostro, senza di Te non possiamo fare nulla. In ginocchio, davanti a Te, ti chiediamo umilmente perdono per tutto il danno che abbiamo fatto quando non dimoriamo in Te.

Desideriamo tornare a Te.

Tu ci perdoni, ci ridoni vita, gratuitamente, ci pervadi di bontà infinita, risani la nostra persona, ci guidi nel sentiero della gioia.


Carlo alberto

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