sabato 19 novembre 2011

" Sederà sul trono della sua gloria..."

DOMENICA XXXIV DEL TEMPO ORDINARIO
SOLENNITÀ DI XSTO RE DELL'UNIVERSO " Sederà sul trono della sua gloria..."

La liturgia di questo giorno ci spinge a fissare il nostro sguardo su Gesù Xsto Re e giudice dell'universo...
È uno sguardo insolito, inedito, quasi imbarazzante per noi...siamo abituati a pensare a Gesù come al compagno, all'amico, al fratello...colui verso il quale ci si può prendere se non tutta almeno una parte di confidenza...infondo infondo tra amici ci si conosce, ci si capisce e soprattutto ci si aiuta...

La liturgia di questo giorno, mette le ali al nostro sguardo...è come fissare il cielo o ancora di più fissare il sole...è quasi impossibile fissare a occhio nudo e diretto il globo solare infuocato...eppure cari amici...questa è la coscienza che la Chiesa ha del mistero di Xsto...

Oggi noi celebriamo l'identità profonda di Gesù: Re e Giudice, re di verità e giudice della storia...i segni della maestà e della regalità adoperati in questo racconto del vangelo di Matteo, ci parlano di Lui, di Gesù, della sua natura divina, del suo essere Dio...ci fanno intravedere i segni dell'immortalità che appartengono a Lui in quanto Dio e Signore vivente e immortale.

Il titolo della solennità di oggi quasi ci spaventa..nostro Signore Gesù Cristo Re dell'universo...eppure questa è la realtà più profonda di Gesù.

Lui è Re...non si tratta di un semplice titolo attribuibile anche ad un altra persona...la regalità in questo caso è un attributo della divinità...è re perché è Dio...in quanto Dio esercita il suo potere su quanti gli sono affidati...<< Tu lo dici...disse Gesù rivolgendosi a Pilato... Io sono Re, per questo sono nato, per questo sono venuto nel mondo, per rendere testimonianza alla verità...chiunque è dalla verità ascolta la mia voce...>> (Gv 18 SS.)

Ma Gesù oggi non si presenta a noi solo in quanto Re, si presenta anche come. GIUDICE della storia. Lui non annuncia solamente la verità di Dio ma esercita il potere del giudizio, sulla vita di quanti gli appartengono...

Egli dice il vangelo di Mt 25, 32..."Si siederà sul trono della sua gloria e saranno riunite davanti a Lui tutte le genti e Egli separerà gli uni dagli altri come il pastore separa le pecore dai Capri..."

Giudicare per Gesù sarà l'equivalente di separare...gli uni dagli altri...separerà in base a che cosa...separerà in forza dei gesti di amore compiuti....ho avuto fame, ho avuto sete, ero forestiero, nudo e mi avete vestito, ammalato e carcerato e siete venuti a trovarmi...
Il giudizio consisterà nel verificare quanto avremo saputo riconoscerlo dentro le comuni circostanze della vita....saperlo riconoscere...saperlo vedere come riflesso nel volto "sfigurato e ferito" di tanti nostri fratelli e sorelle...

Gesù re e giudice ci chiede oggi di saperlo riconoscere...."lo avete fatto a Me..."
Non manchino nella nostra vita i gesti dell'amore, della bontà e della solidarietà... Non manchino i segni della carità nascosta e silenziosa....attenta e premurosa...

chiediamo al Signore il coraggio di vincere l'amor proprio, l'egoismo, l'avarizia e l'attaccamento alle cose che ci fa pensare solo a noi stessi per accorgerci di quanti hanno bisogno del nostro aiuto e ancora di più dei nostri gesti di amore e di bontà.
Così sia. Don Maurizio

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