mercoledì 15 febbraio 2012


MEDITAZIONE DEL MERCOLEDÌ



In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero a Betsàida, e gli condussero un cieco, pregandolo di toccarlo. 
Allora prese il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: «Vedi qualcosa?». Quello, alzando gli occhi, diceva: «Vedo la gente, perché vedo come degli alberi che camminano». 
Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente, fu guarito e da lontano vedeva distintamente ogni cosa. E lo rimandò a casa sua dicendo: Non entrare nemmeno nel villaggio.

Gli condussero un cieco...
Un uomo non vedente viene condotto a Gesù...
Quest'uomo non ha nome...può avere il mio nome, il tuo nome...questo cieco ci rappresenta...
Qui non si tratta di una semplice guarigione o di un intervento terapeutico...
Qui Gesù guarisce la vista...l'organo della fede...

VEDERE nel vangelo significa CREDERE...chi ha visto me, ha visto il Padre, disse Gesù a Filippo...non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me...chi ha visto me ha visto il Padre...

La fede nasce quando veniamo guariti nella vista...dal modo in cui vediamo, ci rappresentiamo Dio, noi stessi e gli altri...

COME Gesù lo guarisce ?...
...allora Gesù lo prese per mano, lo condusse fuori dal villaggio e dopo avergli messo della sua saliva sugli occhi...gli impose le mani....

Sono diversi i gesti compiuti da Gesù:
Lo prese per mano - Gesù stabilisce un contatto fisico con lui - gli fa percepire la sua presenza - gli fa sperimentare un riferimento che gli dia sicurezza...è un gesto di affetto, di tenerezza, di amore...

Lo condusse fuori dal villaggio...
Gesù lo porta lontano dalla confusione caotica della folla...lo ripara dallo sguardo curioso e aggressivo della gente...lo porta nella quiete e nella calma dove l'animo si distende e più facilmente si consegna...

Gli pose la sua saliva sugli occhi...
La saliva e ciò che irrora la gola, la lingua...nella cultura ebraica "nefesh"...
apparato della respirazione...luogo del respiro della ruah del soffio dello spirito... Di fatto Gesù partecipa a lui la sua nefesh, il suo spirito...
È un atto creativo, un richiamo alla creazione....Gesù lo sta ricreando !

Gli impose le mani...
Le mani di Dio si posano su di lui, comunicandogli, la forza di Dio e l'amore di Dio...
È interessante che quell'uomo non venga guarito automaticamente, ipso facto ma ha bisogno del reiterato intervento di Gesù...Gesù deve di nuovo intervenire...gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide più chiaramente...
La natura umana può, se abbandonata a se stessa raggiungere un grave stato di compromissione...l'uomo lontano da Dio si deturpa...solo l'azione diretta e continua di Dio può rinnovarlo, ridandogli quello splendore che aveva perduto.

Nei sacramenti Dio continua a rinnovare il nostro volto...continua a farci vedere...nella tua luce vediamo la luce.. Permettiamogli con fiducia di continuare ad agire in noi e per noi. Amen

Don Maurizio

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