lunedì 28 maggio 2012


 SENTO IL DOLORE DEL PAPA...
E' inevitabile che gli scandali avvengano...ci insegna Gesù...ma quando ci si trova a tu per tu con l'avvenimento è inevitabile sentire dolore, disagio e profonda amarezza.
Se lo scandalo investe la Chiesa, luogo in cui ci si impegna a vivere il Vangelo, che cosa accadrà lì dove il vangelo viene di proposito ignorato ?....
Questo non giustifica niente e nessuno. Ferisce interiormente constatare che nella Chiesa ci sia chi pensa e vive la Chiesa nel modo sbagliato, ossia come esercizio di potere e di visibilità.
“Non vi accada di combattere contro Dio”...
La Provvidenza divina, ha posto oggi a guidare la Chiesa, quel mite e acuto pastore che è il papa Benedetto XVI°....il papa che parla all'intelligenza delle persone e propone l'intelligenza della fede.
Dove sta la sua forza ? Dove sta il suo potere oggi...? Sta nel farsi accoglienza di un dolore immenso... sta nel rimanere come la Madre di Dio, ai piedi della croce. Il suo potere gli viene dalla sua capacità di accoglienza della sofferenza, del dolore imprevisto, imprevedibile...soprattutto quando si origina dall'interno della Chiesa.
Non può esserci redenzione senza tribolazione e dolore, senza sacrificio. E' una legge di vita per la Chiesa e non può che essere un passaggio obbligatorio anche per il vicario di Cristo. Il papa ci conferma oggi nella fede, offrendoci la testimonianza della sofferenza che gli proviene dalla fatica del generare una Chiesa che sia più fedele al suo Signore.
Non lasciarlo da solo o Signore ! Confortalo ! Fagli sentire che la sofferenza che sta vivendo non è vana, ma è inizio della vera rigenerazione. Quando sarà lì, davanti a Te, nella cappella della sua casa...quando si sentirà solo e sconfortato, perché l'intrigo del male si è annidato tra i suoi di famiglia...suscita nel suo cuore e nel suo animo, la pace che viene dal Consolatore...fagli sentire la tua voce che gli ripete: “Josef...la tua sofferenza non è vana ! E' il dolore del parto...è un dolore per la vita...Non temere soffri con Me, soffri per Me ! E' questo dolore che oggi diventa Eucaristia, per la vita della Chiesa.”
Poco possiamo fare per Te, papa Benedetto, vorremmo in qualche modo alleviarti la sofferenza e il disagio mediatico di questi giorni. Qualcosa possiamo fare: possiamo sentire come nostro il tuo dolore, questo ci è dato di poterlo vivere. Possiamo pregare per Te e per la Chiesa, creatura della Pasqua. Non temere, al di là degli scandali, tutti comprendiamo come, in questo dolore, Tu sia roccia. E' Lui, Gesù che ti rende roccia. Aggrappati a Lui e guidaci verso di Lui. Vedrai il mare in tempesta, si placherà e così rivivremo la gioia di stare con Gesù. Amen
don Maurizio

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