sabato 22 settembre 2012

PER CRUCEM AD LUCEM

"Il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno ma una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà.... Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo."

Il vangelo di questa domenica é sulla stessa linea, di quello di domenica scorsa: pone l'accento sull'inaudita novità della rivelazione cristiana: Dio crocifisso.

Il Dio cristiano é Colui che ci rivela se stesso dalla croce...se noi vogliamo entrare nel mistero di Dio...per quanto possiamo e per quanto ci sia dato...non possiamo fare a meno di fare riferimento alla croce...questo è il luogo dello svelamento dell'amore...é quello che la Chiesa innamorata del suo Signore chiama: talamo nuziale, dove si consumano le nozze tra Dio e l'umanità redenta...
Il vangelo di oggi ci fa prendere coscienza che c'è un nesso, un collegamento tra Gesù Cristo e la croce... Tra fede ed esperienza della croce... Tra credere e soffrire...
Molto probabilmente sta proprio qui il segreto della fede cristiana: non c'é progresso... Non ci potrà essere salto di qualità nella vita... se non attraverso la comunione con la croce di Cristo... "Di null'altro ci glorieremo se non della croce di Cristo, per mezzo della quale abbiamo, vita salvezza e risurrezione"...

Il vangelo ci parla di un Gesù che cammina verso la croce : che cosa fa ? La svuota dal di dentro...da uno strumento di persecuzione che genera violenza, la fa diventare manifestazione dell'amore... Come può fare questo ? Rimanendovi sopra... Opponendo all'odio e alla sopraffazione di cui la croce era segno, una misura di amore sovrabbondante...

La croce, in forza del dono di Gesù, in forza del suo atto di amore diviene rivelazione del mistero di Dio...é proprio guardando alla croce che possiamo dire: Dio é amore!

Questo agire di Gesù diventa criterio, punto di riferimento per tutta la vita cristiana: l'amore vero giunge sino al sacrificio di sé...la misura dell'amore sta nella misura del dono di se stessi...ami...amerai...nella misura in cui saprai donare te stesso alla persona che ami...alla comunità che ami...non c'é amore senza dono di sé...il dono di sé implica anche il sacrificio di sé...

Amare finché si é amati...tutti sono capaci di farlo...Ma amare in perdita, amare anche quando non sei contraccambiato nel dono dell'amore...amare supplendo l'altro...portando i pesi gli uni degli altri...amare facendosi carico della comunità nella quale vivi...donandole il tuo tempo e le tue forze...questo è l' amore vero... Continuare ad amare anche quando vieni ferito o calpestato... qui sta l'amore vero...facendo della verità l'unica arma di difesa e di combattimento.

Il vangelo di questa domenica ci consegna il comandamento della non violenza, ci consegna l'indicazione di percorso perché avvenga la maturazione dell'amore... "Da come vi amerete il mondo crederà che siete miei discepoli".

I discepoli erano ben lontani da questa logica e da questa prospettiva...lungo la via infatti avevano discusso chi fosse il più grande... Anche a noi può capitare questo...

Ci aiuti il Signore ad entrare nel mistero della croce per maturare nel dono continuo di noi stessi fatto a Dio e ai fratelli

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