lunedì 28 novembre 2011

I domenica. "VEGLIATE"

AVVENTO 2011
I domenica. "VEGLIATE"

...Tu, Signore, sei nostro padre,
da sempre ti chiami nostro redentore.
Perché, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie
e lasci indurire il nostro cuore, cosi che non ti tema?
Ritorna per amore dei tuoi servi,
per amore delle tribù, tua eredità.
Se tu squarciassi i cieli e scendessi!... Isaia 63

Con questa celebrazione entriamo nel tempo dell'Avvento...un tempo breve, ma intensissimo, struggente, evocativo...
Dell'Avvento, noi ne parliamo come di un tempo...fatto di ore e di giorni...composto da quattro settimane...ma in realtà esso è una dimensione profonda della nostra vita...potremmo dire che noi siamo l'avvento, perché noi siamo ATTESA...il nostro cuore è colmo di attesa... Attendere per noi è vivere....
Dicendo questo comprendiamo qualcosa di fondamentale riguardante noi stessi e in generale ogni persona umana...se siamo attesa ciò significa che ci RICONOSCIAMO INCOMPLETI...lo spazio della nostra vita e del nostro cuore È UNO SPAZIO che ci è dato PER ESSERE ABITATO... nell'intimo del nostro essere ATTENDIAMO L'INCONTRO...

Dentro alla tumultuosità della vita di ogni giorno, nella profondità del nostro essere...NOI ATTENDIAMO...che cosa ? Chi attendiamo ?....

Viviamo delle attese umane, ricche e cariche di significato...attendiamo che qualcosa di buono capiti, si realizzi nella nostra vita...attendiamo che un problema si risolva...attendiamo che inaspettatamente qualcuno ci dia una mano...attendiamo qualche bella notizia...attendiamo qualcuno che ci renda felici...che i nostri cari stiano bene e possano essere sereni e felici... attendiamo un tempo, un periodo di vita senza preoccupazioni, senza tensioni...
Ma le nostre attese non finiscono qui...nel nostro cuore si nascondono altre attese...più profonde...vi si nasconde il desiderio di sicurezza, di riparo dalle fatiche e dalle prove della vita...il desiderio di pace, di stabilità nel bene, il desiderio di essere contraccambiati negli affetti, di essere accolti per quello che siamo e non per ciò che possiamo produrre o garantire...anche queste dimensioni fanno parte della nostra vita...

NOI SIAMO ESSERI CHE ATTENDONO...e tutte queste attese non sono altro che riverbero di una attesa più grande e più alta è L'ATTESA DI DIO...e il desiderio del suo ritorno, della sua venuta...
SE TU SQUARCIASSI I CIELI E SCENDESSI...questa implorazione è l'espressione della nostra preghiera; è l'espressione del nostro desiderio di salvezza che si realizza nell'incontro con Dio...

In questo nuovo tempo di avvento, Dio, ancora una volta risponderà alla nostra attesa, verrrà incontro al nostro bisogno di rassicurazione e di sicurezza...diventerà per noi luce...dobbiamo semplicemente imparare ad aprirgli il cuore e ad ascoltarlo...

TROVIAMO IL CORAGGIO DI RITESSERE LA TRAMA DELLE NOSTRE PRIORITÀ...riscopriamo la dimensione della calma esteriore ed interiore...riscopriamo il silenzio come spazio prezioso per conoscere noi stessi e per comprendere quanti ci sono compagni nel cammino della vita...riscopriamo il valore della preghiera intesa come relazione viva con Dio... Riscopriamo il valore immenso della vita liturgica feriale...la liturgia è il luogo del venire di Dio, del suo donarsi a noi, del suo parlare ai nostri sensi...riscopriamo la profondità di gesti grandi, della solidarietà che diventa carità...riscopriamo il valore dell'attenzione a quanti ci sono affidati... Allora il nostro deserto diventerà un giardino, allora la steppa fiorirà... Allora il cuore diventerà pieno di gioia.
Di cuore buon avvento a tutti..

Don Maurizio

Nessun commento:

Posta un commento