sabato 7 gennaio 2012


EPIFANIA DEL SIGNORE 2012
Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce,
la gloria del Signore brilla sopra di te.

Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo.

Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono.

Ci è donato con la liturgia di questo giorno di entrare nell'epifania del Signore. Il mistero che oggi celebriamo, non ci ricorda semplicemente un avvenimento significativo della vita di Gesù, ma ci fa comprendere in che cosa consista il dinamismo della fede, essa è RIVELAZIONE...ci è partecipata non una semplice conoscenza, una informazione su Dio...ma rivelazione significa che Dio stesso rende possibile e accessibile per noi il suo mistero...e così la rivelazione che Dio fa di se stesso ci consente l' ESPERIENZA del mistero.

Oggi non è tanto la festa dei Magi che partono e trovano Gesù...è anche se vogliamo la loro festa ma il cuore del mistero non sta qui... Tutta la liturgia di questo giorno insiste sul segno della LUCE...
"alzati rivestiti di luce perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla su di Te...." il vangelo stesso evidenzia il segno della stella...ed ecco una stella li precedeva finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino"...

La rivelazione avviene nel segno della LUCE...la luce è segno di trascendenza, di immaterialità, di splendore, di calore...quella luce celeste si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino....non si fermò solamente sopra il bambino ma sopra il luogo dove si trovava....quella luce illuminò tutta quella casa...mi piace pensare che quel luogo, quella casa, sia il segno della Chiesa...è la Chiesa che attraverso Maria, custodisce il bambino, il verbo eterno di Dio, è Lui la sorgente della luce, e tutti coloro che hanno a che fare con Lui, vengono rivestiti di luce...

Oggi è la vera festa della luce...nella liturgia che stiamo celebrando, ci è partecipata quella stessa luce, la luce della rivelazione, la luce del mistero di Dio, la luce del suo atto di salvezza...oggi comprendiamo ciò che è la liturgia, essa è epifania, partecipazione al mistero rivelato da Dio...ogni qualvolta viviamo la liturgia veniamo immersi nella luce della rivelazione e della relazione viva con Dio...
Nell'incontro con la persona dei Magi venuti da oriente, Dio si rivela nel segno della relazione...con le persone e le culture...nel segno del dialogo e dell'accoglienza....è molto bello questo...così impariamo che quando sappiamo incontrare, dialogare, relazionarci con gli altri, con i diversi...conosciamo qualcosa di Dio...facciamo esperienza del mistero di Dio che si apre e si dischiude a noi...lo spazio della relazione diventa, nella festa dell'epifania, il luogo della manifestazione umana del Verbo eterno.

C'è un'altra sottolineatura che vorrei evidenziare e riguarda i doni che i Magi offrirono al bambino Gesù: oro, incenso, mirra....oro al Dio immortale, incenso al sommo sacerdote, mirra all'uomo che verrà deposto dalla croce...
I doni dei Magi esprimono la coscienza che essi hanno avuto di quel bambino...vedevano un semplice bambino ma in esso contemplavano il volto di Dio, la presenza di Dio...per questo non potevano altro che offrirgli...oro...incenso e mirra...
Anche la Chiesa agisce così...nella preghiera sopra le offerte del pane e del vino, diremo:"Guarda, o Padre, i doni della tua Chiesa,
che ti offre non oro, incenso e mirra,
ma colui che in questi santi doni
è significato, immolato e ricevuto:
Gesù Cristo nostro Signore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli."


La Chiesa non si può limitare all'offerta di semplice oro, incenso e mirra, quando si rivolge a Dio...ma non può nemmeno non offrili, perché non ha nulla di più grande e di più confacente, degno di Dio...non si ferma al dono dell'oro, dell'incenso e della mirra...ma attraverso l'oro, incenso e la mirra, ella offre a Dio se stessa e il profumo della più vera carità.

Impariamo dai Magi...portiamoci davanti al bambino Gesù...impariamo dai Magi ad adorare Gesù...prostratisi lo adorarono...impariamo da loro ad offrirgli l'oro del nostro atto di fede, l'incenso della nostra adorazione e la mirra, come profumo della nostra carità e del nostro amore. Amen

Don Maurizio

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