martedì 13 marzo 2012


NELL'IMMINENZA DELLA PASQUA


Tra due settimane entreremo nella grande settimana la Settimana Santa. Questi giorni che la precedono, si rivestono di grande importanza. La Pasqua non consiste in un giorno o in una serie di giorni, ma è una persona. La pasqua è l'irrompere del Cristo crocifisso e risorto nella nostra vita, nella vita della Chiesa. E' questa la prospettiva che deve guidarci avvicinandoci alla grande settimana.
La Chiesa ci parlerà, ci educherà attraverso i suoi segni e simboli, attraverso azioni, gesti, usi che altro scopo non hanno se non quello di ravvivare la nostra coscienza di essere di fronte al Risorto. E' Lui che genera l'incontro, è Lui che fa esistere la Chiesa, è a partire da Lui che la Chiesa può diventare operatrice di misericordia e di carità per l'umanità. Intensifichiamo dunque la nostra preparazione alla Pasqua; mercoledì e venerdì sono i giorni nei quali ci viene offerta con più abbondanza la possibilità di nutrire la nostra fede. S.Messa, predicazione, adorazione, possibilità di accostarci al sacramento del perdono....e poi al venerdì la lectio divina sulla Parola di Dio della domenica...non lasciamo cadere questi doni preziosi di approfondimento della fede.
Poi a questo dovrà seguire il nostro impegno personale di preghiera, di carità e di solidarietà verso i fratelli. Lasciamoci trasformare da questi giorni santi e soprattutto da Colui che rende santi questi giorni, il Risorto !

Affido a tutti voi una grande preghiera del Papa Paolo VI sulla fede. Chiediamo il dono di una fede grande, di un cuore grande capace di accogliere il dono di Dio:


Signore, io credo: io voglio credere in Te.
O Signore, fa che la mia fede sia piena, senza riserve, e che essa penetri nel mio pensiero, nel mio modo di giudicare le cose divine e le cose umane.
O Signore, fa che la mia fede sia libera: cioè abbia il concorso personale della mia adesione, accetti le rinunce ed i doveri che essa comporta e che esprima l’apice decisivo della mia personalità: credo in Te, o Signore.
O Signore, fa che la mia fede sia certa; certa d’una sua esteriore congruenza di prove e d’una interiore testimonianza dello Spirito Santo, certa di una sua luce rassicurante, d’una sua conclusione pacificante, d’una sua assimilazione riposante.
O Signore. fa che la mia fede sia forte; non tema le contrarietà dei problemi, onde è piena l’esperienza della nostra vita avida di luce; non tema le avversità di chi la discute, la impugna, la rifiuta, la nega; ma si rinsaldi nell’intima prova della Tua verità, resista alla fatica della critica, si corrobori nella affermazione continua sormontante le difficoltà dialettiche e spirituali, in cui si svolge la nostra temporale esistenza.
O Signore, fa che la mia fede sia gioiosa e dia pace e letizia al mio spirito, e lo abiliti all’orazione con Dio e alla consacrazione con gli uomini, così che irradi nel colloquio sacro e profano l’interiore beatitudine del suo fortunato possesso.
O Signore, fa che la mia fede sia operosa e dia alla carità le ragioni della sua espansione morale, così che sia vera amicizia con Te e sia in Te nelle opere, nelle sofferenze, nell’attesa della rivelazione finale, una continua testimonianza, un alimento continuo di speranza.
O Signore, fa che la mia fede sia umile e non presuma fondarsi sull’esperienza del mio pensiero e del mio sentimento; ma si arrenda alla testimonianza dello Spirito Santo, e non abbia altra migliore garanzia che nella docilità alla Tradizione e all’autorità del Magistero della santa Chiesa. Amen

Nell'attesa di potervi incontrare in questi giorni, vi ricordo tutti nella mia preghiera

don Maurizio







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