mercoledì 10 ottobre 2012


MEDITAZIONE DEL MERCOLEDÌ 
SIGNORE INSEGNACI A PREGARE !
Vedendo pregare Gesù i discepoli gli dissero: INSEGNACI a pregare !
È straordinaria questa richiesta: vedendolo, guardandolo sentono il desiderio di imparare a pregare...non partono dalla teoria ma dalla pratica, dall'osservazione del fenomeno che per loro diventa esempio e testimonianza; di qui risalgono ai principi. Questo è il metodo dell'evangelizzazione. Quando incontri un innamorato di Dio, da lui assimili che cosa significhi pregare...
INSEGNACI a pregare !
Pregare significa intrattenersi con Dio...gioire per il fatto di poter rimanere con Lui...gioire per la sua presenza...
pregare significa accogliere la sua presenza in noi e rimanervi ospiti.... pregare significa aver trovato la strada che mi porta a Colui che è più intimo di me a me stesso...e la preghiera è lo spazio fisico dove avviene l'incontro...pregare è ritrovare noi stessi nella luce della sua presenza...è infondo percepire il senso della nostra vita...
La preghiera non mi chiede di produrre qualcosa...mi chiede solo di essere, di stare davanti a lui...per quello che io sono e per quello che Lui è....pregare significa trovarsi faccia a faccia con l'eterno, con Colui che sta oltre il tempo e si fa percepire a noi, nel tempo...pregare è fare esperienza di vita eterna, di vita immortale, di pienezza di vita.
Imparare a pregare significa di fatto imparare a vivere, imparare a respirare per poter vivere. La preghiera è il respiro profondo della vita. La preghiera è quella dimensione che da ossigeno al nostro respiro...da profondità ai nostri sensi, al nostro sguardo interiore...ci fa percepire l'eterno nel tempo...ci dischiude il cielo qui sulla terra...
Signore INSEGNACI a pregare !
A questa richiesta Gesù risponde con le espressioni del padre nostro:
...quando pregate dite Padre... Non possiamo chiamare per nome qualcuno senza entrare in relazione con lui. Dire padre, significa entrare, comunicare la mistero di Dio...
Chiamare Dio col nome di padre significa riconoscere la sua precedenza nell'amore.. la paternità precede e sostiene la relazione filiale...è amore precedente, è amore gratuito, è amore accogliente. È vero, è nell'atto della nascita del figlio che due persone diventano madre e padre...ma colui che nasce è atteso, è pensato, è immaginato da coloro che gli hanno trasmesso la vita...la relazione di paternità e di maternità inizia già prima....è amore che precede...così siamo noi in rapporto a Dio...il suo amore ci precede...
Rivolgersi a Dio invocandolo col nome di Padre significa sentirsi dentro a questo suo atto di amore precedente...significa sentirsi amati al di là di ogni nostra risposta...al di là delle nostre riuscite, dei nostri tentativi di risposta.
L'esperienza della preghiera è la bussola di orientamento della vita. Educando alla preghiera noi possiamo fornire alle persone l'orientamento della vita. Prega e fa quello che vuoi...prega e va dove vuoi...l'importante è fare della preghiera il respiro continuo della nostra vita, il filtro da cui osservare noi stessi e il mondo.
Anche noi ci rivolgiamo a Gesù, l'unico maestro e gli diciamo ciò che gli dissero gli apostoli: INSEGNACI a pregare. Amen

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